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BOLOGNA | Chiostro di Palazzo Bevilacqua Ariosti | 28-31 gennaio 2016

Palazzo Bevilacqua Ariosti, nel palinsesto di Art City Bologna 2016, presenta in anteprima assoluta il progetto site specific di Giuseppe Pietroniro e Marco Raparelli intitolato Nè qui nè altrove.
All’interno dello spazio del chiostro del palazzo bolognese il duo di artisti porta all’attenzione del pubblico una grande e particolare messa in scena del sistema fieristico dell’arte contemporanea, portando questo progetto proprio in occasione dell’anno in cui la fiera del capoluogo emiliano festeggia i quarant’anni. Evidenziati dalla loro azione sono i paradossi, le anomalie, le distorsioni e i limiti di questo sistema che, oggi in un momento di profonda crisi e di radicali trasformazioni, mette in luce i suoi meccanismi spesso distorti e lontani dalla realtà. Il linguaggio dell’arte, in questo caso, si propone per raccontare se stesso creando un’azione di critica leggera e colma di grande ironia.
Unico materiale con cui si realizza l’opera è la carta: Pietroniro e Raparelli compongono il loro set con questo mezzo, leggero e delicato, riproducendo nel loro allestimento effimero le naturali presenze di una fiera. Stand, opere d’art, casse, ecc… si offrono al pubblico portando ad interpretare questa visione come fosse una vera e propria scenografia teatrale e accentuando il senso della sua visione-lettura fantastica e immaginifica.

Nè qui nè altrove. Giuseppe Pietroniro - Marco Raparelli, Chiostro di Palazzo Bevilacqua Ariosti Via D’Azeglio 31, Bologna

Lo scambio metalinguistica che attuano guarda proprio alla reciprocità tra finzione e realtà, tra fantasia e pensiero, tra mente e materia sfruttando appieno le potenzialità simboliche legate alla materia carta con la quale si struttura uno spazio pieno di ambigue sollecitazioni e suggestioni. Lo spazio del chiostro si tra figura e si riorganizza come ambiente dell’accadere, luogo dove recepire, sempre in modo esclusivo e personale, i plausibili rilevamenti che un ipotetico sistema fieristico potrebbe attivare.
Lo spettatore viene indotto ad essere attore protagonista di questa esclusiva messa in scena precaria, in cui disegno a matita e carta, nelle intenzioni degli artisti, accentuano lo stato di incertezza legato a questo tipo di sistema che istituzionalizza e conserva le dinamiche artistiche del/nel presente.
Lo scopo finale rimane quello di creare la spinta per un dialogo consapevole tra le parti chiamate in causa, un luogo di scambio di idee e posizioni tra artisti, collezionisti, pubblico, critica… Con questo spunto l’opera diventa piattaforma aperta e recettiva degli apporti dei singoli in modo da amplificare il senso generale dato in partenza. Gli artisti chiamati ad intervenire realizzeranno opere che saranno integrate direttamente nel progetto stesso.
Durante la mostra verrà presentato per la prima volta il volume Né qui né altrove che, prodotto dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (GNAM) ed edito da Cura Books, è stato pubblicato in occasione della mostra realizzata al Museo Hendrick Andersen di Roma nel 2012.

Nè qui nè altrove. Giuseppe Pietroniro – Marco Raparelli
a cura di Eli Sassoli de’ Bianchi e Olivia Spatola
in collaborazione con Studio Geddes Franchetti, Roma
in occasione di Arte Fiera Bologna, Art City Bologna 2016 e Art City White Night 

28-31 gennaio 2016

Chiostro di Palazzo Bevilacqua Ariosti
Via D’Azeglio 31, Bologna 

Orari: giovedì 28 ore 10.30-13.00 e 14.30-19.00; venerdì 29 ore 10.30-13.00 e 14.30-22.00; sabato 30 ore 10.30-13.00; 14.30-19.00 e 21.00-24.00; domenica 31 ore 10.30-13.00 e 14.30-19.00

Info: olivia.spatola@tin.it
eli@sassolidebianchi.com
www.palazzobevilacqua.it 

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