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MILANO | Galleria Glauco Cavaciuti | 2 ottobre – 30 novembre 2015

Intervista a RICCARDO GUSMAROLI di Matteo Galbiati 

La Galleria Glauco Cavaciuti di Milano apre domani una personale di Riccardo Gusmaroli (1963) che con una serie di opere, tra le sue consuete cartine e le più recenti coperte termiche o le uova intagliate, portano a compiere una ricognizione sul tema a lui più caro: il viaggio.
Mentali o fisici, immaginari o reali, oltre lo spazio e il tempo, i viaggi di Gusmaroli portano lo sguardo a seguire rotte im-probabili, sempre aperte a libere associazioni e riferimenti che, in taluni casi, derivano dai materiali stessi che l’artista adotta o dagli elementi simbolici, quasi un suo segno distintivo, come le barche o gli aeroplani. Le opere che ci propone diventano allegorie di quello spostamento ideale che, nella nostra esperienza, ha modo di maturare in vera e propria conoscenza.
Abbiamo conversato con Riccardo Gusmaroli sui contenuti che questa mostra ci offre: 

Riccardo Gusmaroli, Mondo oro, 2014, barche di carta su tela e foglia oro, 100x150 cm Courtesy Galleria Glauco Cavaciuti

In questa nuova mostra presenta una serie di trenta lavori inediti che appartengono a differenti serie: abbiamo i Vortici, le Uova, i Vulcani e le Coperte termiche. Ce ne riassume brevemente contenuti e significati?
L’uovo per me racchiude il tutto, la vita e la sua fragilità, la leggerezza e la forza, la purezza e l’imperfezione. I vortici rappresentano il viaggio con le sue molteplici sfaccettature. E poi gli ultimi lavori si basano sulla sorpresa e la protezione, l’aprire e il coprire, lo svelare e il proteggere.

A cosa si vuol fare riferimento con il titolo Frequenze parallele?
Penso che ogni cosa, pensiero, sentimento viaggino su piani paralleli; mi piace porre attenzione sull’ovvio, spesso celato dall’apparenza.

Riccardo Gusmaroli, Uovoforato, 2015, tecnica mista su uovo, 20x20 cm Courtesy Galleria Glauco Cavaciuti

La barca è sempre stata una presenza simbolica e caratteristica del suo lavoro. Cosa rappresenta? Oggi ha un valore e un senso strettamente legato alla cronaca…
La barca è la semplicità di gesti che tutti abbiamo fatto per creare un gioco: “quello del viaggio“. Riporta ai viaggi sognati, all’avventura e alla scoperta…
Da questo è nato il lavoro con le barche, ma oggi non possiamo fingere che assuma anche altri significati.

Quali altri elementi definiscono il suo lavoro?
Sono partito da materiali poveri e di uso comune per esperire un pensiero semplice, ironico e leggero.

Riccardo Gusmaroli, Francia piegata, 2000, carta geografica piegata, 183x168 cm Courtesy Galleria Glauco Cavaciuti

Tra i nuovi materiali usati mi incuriosisce, come supporto, quello delle coperte termiche dorate impiegate per i soccorsi e le emergenze. Ci sono rimandi alla cronaca?
L’idea di fondo è quella di dare protezione e tutela con una visione contemporanea.

Nella sua ricerca si parla spesso del tema del viaggio. Come incide sul suo sviluppo?
In modo fondamentale: soddisfa la curiosità, stimola la creatività e arricchisce. 

Nel suo lavoro la dimensione del fare acquisisce un senso peculiare, l’atto creativo e generativo si predispone in un tempo e in una “operatività” davvero singolare: gesti, manualità, rapporto con le materie, precisione, dedizione sono ingredienti che determinano quasi un esercizio di “scrittura” attenta dell’opera…
Grazie, perché con le parole non sono molto bravo…

Riccardo Gusmaroli, Mondo coperto, 2015, tecnica mista su coperta termica e velluto, 80x120 cm Courtesy Galleria Glauco Cavaciuti

Un significato preciso lo assume anche la superficie “lavorata” di ciascun opera? Quale il senso e quali i riferimenti?
Sì, spesso è un lavoro che si basa sulla rimozione: togliere per creare.

Quanto contano i materiali che adotta per la definizione di ciascun ciclo di lavori e per ciascuna opera?
Ogni materiale non è scelto a caso, ma come punto di partenza per ottenere il concetto finale.

Lo spettatore come viene stimolato e come reagisce davanti a queste serie di opere?
Voglio che l’opera lasci liberi di stupirsi, di emozionarsi e rispecchiarsi nel proprio pensiero. 

Programmi futuri? Prossimi impegni?
Sto lavorando ad un nuovo progetto, ma è ancora prematuro parlarne! 

Riccardo Gusmaroli. Frequenze parallele
testo critico di Gianluca Ranzi
catalogo Silvana Editoriale 

2 ottobre – 30 novembre 2015 

Galleria Glauco Cavaciuti
Via Vincenzo Monti 28, Milano 

Orari: lunedì 15.00-19.00; da martedì a sabato 10.00-13.00 e 14.00-19.00; domenica su appuntamento

Info: +39 02 45491682
info@glaucocavaciuti.com
www.glaucocavaciuti.com

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