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Siamo ancora in grado di vedere la nostra città, di viverla e trasformarla seguendo i nostri desideri e i nostri sogni? Domanda impegnativa; c’è chi ha avuto il coraggio di farla, e sta provando a rispondervi. È il Gruppo78, coordinato o meglio “capitanato” da Maria Campitelli, instancabile ideatrice e curatrice di mostre e progetti di ampio respiro sulla contemporaneità artistica e socio-culturale.
La risposta è in realtà un progetto, complesso e articolato, di Public Art: La città radiosa…


“Elettrograffiti 2009”. Foto a sinistra: Muggia, casa abbandonata Località Lazzaretto. Foto al centro: dipinti su muro di Antonio Sofianopulo e Adriano Bon riportati in scala sull’edificio, 1994. Foto a destra: disegno su carta di Erika Stocker-Micheli riportato in scala sull’edificio, 2003. Le foto sono state realizzate ed elaborate da Silvestro Micheli

Chiamare in causa niente meno che Le Corbusier non è certo cosa da tutti.
Ma se si pensa che alla base di “La città radiosa” vi è la volontà di permettere a giovani progettisti e pensatori di individuare e far conoscere luoghi dimenticati e accantonati della città di Trieste e della sua provincia, di stimolare la loro scoperta e relativa indagine per un approfondimento cognitivo ed una successiva, eventuale re-vitalizzazione, ecco allora compreso il riferimento al grande architetto del Novecento. Comune ad entrambi, infatti, sono lo slancio utopistico, la volontà di credere alle nuove idee, il coraggio di immaginare, visualizzare, progettare un ambiente dove vivere meglio, grazie all’uso di linguaggi ibridati dell’espressività contemporanea e delle più aggiornate versioni della ricerca architettonica/urbanistica, sì da integrare passato e futuro, con uno sguardo attento all’ambiente.
Ma procediamo con ordine.
Il progetto “La città radiosa” si pone in continuità a “Public Art a Trieste e dintorni” (nato dallo stesso GRUPPO 78 e realizzato tra il 2007 e il 2008); vede la collaborazione della facoltà di Architettura dell’Università di Trieste e di altre strutture e associazioni giovanili attive nel territorio cittadino; è un progetto collettivo che insiste sul territorio, con l’obiettivo di provocarne una rinnovata sensibilizzazione e una consapevole appropriazione.
La complessità che lo caratterizza necessita di tre fasi distinte, raccontate e “in progress” anche sul sito, altamente interattivo, realizzato ad hoc, www.cittaradiosa.eu:
la MAPPATURA o censimento dei siti pubblici o privati definibili come “luoghi dismessi” – ovvero “abbandonati”, siano essi strutture architettoniche fatiscenti, deposito di memorie rimosse, o spazi aperti “indecisi”, de-antropizzati, privi di funzione – sui quali avviare una PROGETTAZIONE di interventi.
È questa infatti la seconda fase destinata, si auspica, a portare alla REALIZZAZIONE di uno e più interventi progettati, ovvero la fase finale di una… Città davvero radiosa che, come scrive Maria Campitelli, potrà essere «… Più viva e vivibile… non solo emblematica, ma radicata nella realtà del quotidiano, nelle aspirazioni e nei vissuti delle persone, spinte così ad appropriarsi con diversa consapevolezza del territorio». Un primo “assaggio” dei progetti, delle visioni, delle idee di intervento è stato offerto in una mostra nelle due sedi triestine di Stazione Rogers e della Casa Rosa nel Parco di S. Giovanni, conclusasi lo scorso 18 dicembre.
La città radiosa cresce ad ogni istante… siamo ancora capaci di sognare?
(Ilaria Bignotti)

Il progetto in breve:
Gruppo78. La città radiosa
ideazione e curatela: Maria Campitelli
organizzazione: Gruppo78
Trieste e Provincia
info@lacittaradiosa.eu
www.lacittaradiosa.eu
Sono coinvolti nel progetto: Laurenzi, Massimo Premuda, Carlo Andreasi, Elisabetta Bacci, Anna Valeria Borsari, Annalisa Cattani, Roberta Cianciola, Pierpaolo Ciana, Cristina Lombardo, Elena Marchigiani, professore di progettazione urbanistica con Marina Bradicic, Eugenia Gotti, Elisa Longanes, Alice Martinelli studenti della facoltà di architettura dell’Università di Trieste, Daniela Michelli, Myriam del Bianco, Cecilia Donaggio, Federico Duse, Cristina Treppo, Elisa Zurlo, Lucio Perini, Giuseppe Pedi, Adriano Riosa, Erika Stocker, Paolo Toffolutti, Fabiola Faidiga, Lucia Flego, Daniela Frausin, Florentia Corsani, Guillermo Giampietro, HML HeadMadeLab, Alessandro Ruzzier, Giuliana Balbi, Lucia Krasovec Lucas, Matteo Giacopci, Martina Fiorenza, Silvestro Micheli, Sonia Squillaci, Paola Vattovani

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