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ALBISSOLA MARINA | Casa Museo Asger Jorn | 17 maggio – 1 luglio 2018

Intervista a GIANLUCA QUAGLIA di Stella Cattaneo e Diego Drago

In occasione dell’Arteam Cup 2017, Gianluca Quaglia (Magenta, 1978) si è aggiudicato il premio speciale della Associazione di Promozione Sociale Amici di Casa Jorn, ottenendo la possibilità di sviluppare un progetto espositivo nello studio di Asger Jorn. La mostra comprende opere realizzate ad hoc, in sinergia con lavori realizzati nel recente passato, per dar vita a un ambiente essenziale e formalmente semplice, guidando il visitatore in un percorso di riflessione sul paesaggio, inteso come unione tra uomo e natura. Abbiamo incontrato l’artista nel suo studio milanese per parlare del progetto.

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra, veduta della mostra, Casa Museo Jorn, Albissola Marina (SV)

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra, veduta della mostra, Casa Museo Jorn, Albissola Marina (SV)

Diego Drago: Dove affondano le radici del tuo desiderio di indagare la natura? La tua esperienza di paesaggio è diretta o manifestazione della nostalgia per un rapporto che nelle nostre città è vissuto sempre più raramente?
Il mio lavoro nasce dalla volontà di tematizzare un argomento sensibile come quello del paesaggio che da parte dell’uomo sottende anche un ruolo di responsabilità. Il mio tentativo è di approfondire alcune precise definizioni teoriche che regolamentano il concetto di paesaggio, per trasferirle in un contesto visivo che fornisce la possibilità di nuove riflessioni sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui viviamo, senza intendimenti nostalgici. Per far questo, presto particolare attenzione alla forma e alla composizione dei materiali che utilizzo, prediligendo strutture formalmente “asciutte”, di facile ricezione, il più possibile comprensibili ad un ampio pubblico. Intervengo sui diversi materiali che adopero con modalità quali l’accumulo e l’isolamento, la verticalità e l’orizzontalità, il gruppo in rapporto al singolo, l’apertura piuttosto che il desiderio di creare un luogo chiuso, facendo in modo che lo spettatore entri in relazione con gli oggetti che vivono nell’ambiente e si senta parte dell’opera.

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra, veduta della mostra, Casa Museo Jorn, Albissola Marina (SV)

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra, veduta della mostra, Casa Museo Jorn, Albissola Marina (SV)

Stella Cattaneo: Quindi, lo spettatore ha un ruolo tutt’altro che passivo nella definizione che tu dai di paesaggio. In questo senso il visitatore si muove dentro la mostra di Casa Jorn e in che modo interagisce con il tuo lavoro?
Il visitatore osserva gli opposti movimenti che caratterizzano il mio lavoro, prendendone consapevolezza e decidendo, senza alcun suggerimento, la modalità del proprio comportamento.
Nello specifico del progetto per Casa Museo Jorn, entrando nello spazio, ci si troverà dinanzi a un contesto dinamico, formato da più elementi che sottendono finalità differenti. Infatti, la mostra comprende Una certa cosa o l’altra, ossia un lavoro collaborativo appoggiato sul pavimento, in cui si possono vedere piccole sculture che simulano cumuli di neve. Inoltre, a parete è visibile un intaglio dal titolo Volatili, che incentiva la verticalità in opposizione all’orizzontalità dell’altro lavoro e interagisce con Nel caso in cui ti venisse in mente di cercarmi, prova a guardare nel posto dove mi hai lasciato l’ultima volta. Si tratta di una scaletta sulla quale il pubblico potrà salire e che assume la connotazione di un dispositivo ottico, mediante il quale è possibile ottenere una visione privilegiata dell’intaglio, allestito più in alto rispetto all’abituale fruizione. Sulla parete opposta della stanza è collocato Mosaico, un dittico composto da due piccoli lavori in cui le immagini di un prato fiorito sono incorniciate su un vetro stampato a nido d’ape che ne deforma la visione e rimanda al mondo naturale degli insetti e del polline.

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra, veduta della mostra, Casa Museo Jorn, Albissola Marina (SV)

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra, veduta della mostra, Casa Museo Jorn, Albissola Marina (SV)

D.D.: Ho notato delle similitudini tra il tuo modus operandi e la concezione artistica di Jorn. In quale modo il tuo progetto per Casa Jorn si lega effettivamente alla visione dell’artista danese?
Durante il sopralluogo ad Albissola mi sono reso conto della relazione che si poteva creare tra i miei lavori e l’operatività propria di Asger Jorn. Tra i punti di contatto ho individuato il polimaterismo, la relazione tra gli opposti e l’utilità collaborativa di un progetto, caratteristiche presenti sia nella mia idea di arte che in quella di Jorn. Di fatto, vi sono congiunture anche fra materiali diversi, come carta, vetro, legno, porcellana e metallo, che anch’io come l’artista danese metto in relazione tra loro. Ciò che conta per me è l’attitudine verso i materiali che adopero e il modo in cui è possibile soffermarsi davanti a un’immagine, non l’esecuzione tecnica.
Ad esempio, Una certa cosa o l’altra rientra in un nuovo progetto collaborativo che avevo pianificato da tempo, coinvolgendo bambini e adulti nella realizzazione di sculture in porcellana. A ognuno ho chiesto di creare una scultura che raffigurasse la neve, ovvero la propria idea di neve che per sua natura non possiede una forma prestabilita, ma cambia a seconda dell’ambiente e soprattutto dell’esperienza che ne abbiamo. Tra le finalità di questo lavoro c’è l’individuazione di un ulteriore contrasto, ossia un materiale nobile come la porcellana che viene affidato a chi non ne conosce a fondo la sua lavorazione.

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra, veduta della mostra, Casa Museo Jorn, Albissola Marina (SV)

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra, veduta della mostra, Casa Museo Jorn, Albissola Marina (SV)

S.C.: Una certa cosa o l’altra, oltre che di un’opera è anche il titolo della mostra. Sono interessanti i titoli delle tue opere perché spesso forniscono elementi per una lettura più adeguata, senza fornire soluzioni ma attivando nuove riflessioni.
Ci sono volte in cui il titolo è più importante dell’opera e altre invece in cui questi due elementi sono da considerarsi cose separate, due lavori distinti. Capita a volte che opera e titolo si uniscono per completarsi a vicenda. Con Una certa cosa o l’altra intendo sottolineare la libertà, da parte del pubblico, di creare itinerari visivi, senza gerarchia tra le opere e senza un ordine di senso preciso.

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra, veduta della mostra, Casa Museo Jorn, Albissola Marina (SV)

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra, veduta della mostra, Casa Museo Jorn, Albissola Marina (SV)

Gianluca Quaglia. Una certa cosa o l’altra
a cura di Luca Bochicchio
in collaborazione con Stella Cattaneo e Diego Drago

17 maggio – 1 luglio 2018
Inaugurazione: 17 maggio ore 18.00

Casa Museo Asger Jorn
Via Gabriele D’Annunzio 6, Albissola Marina (SV)

Info: Associazione Amici di Casa Jorn
+39 333 1700316
amicidicasajorn@gmail.com
www.amicidicasajorn.it

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