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CECINA (LI) | Fondazione Culturale Hermann Geiger | 15 luglio – 15 ottobre 2017

Intervista a Thorsten Sadowsky e Annick Haldemann* di Francesca Di Giorgio*

Il trasferimento di Ernst Ludwig Kirchner a Davos (comune svizzero del Cantone dei Grigioni) di cui il Museo omonimo celebra proprio quest’anno il centenario (Kirchner visse a Davos dal 1917 fino alla sua morte nel 1938), segna un momento significativo, e particolarmente doloroso, nella vita dell’artista che si riflette chiaramente nella sua arte. Sono apparentemente lontani gli anni del Die Brücke che l’artista di origine tedesca fonda nel 1905 e si conquista così il suo posto nella storia dell’arte internazionale come esponente di spicco dell’espressionismo tedesco. La mostra, che apre il 15 luglio, alla Fondazione Geiger è un focus su quel preciso periodo post bellico, ed aggiunge un importante tassello alle collaborazioni internazionali che la Fondazione porta avanti da tempo inserite in una programmazione varia ma coerente…

Annick Haldemann e Thorsten Sadowsky. Courtesy Kirchner Museum Davos. Foto: Frank Kleinbach

Annick Haldemann e Thorsten Sadowsky. Courtesy Kirchner Museum Davos. Foto: Frank Kleinbach

Il Museum Kirchner, e il relativo archivio, rappresentano la sintesi della parabola umana e artistica di Kirchner…
Davos e la zona circostante sono stati fonte di ispirazione per molte importanti opere di Kirchner. L’artista visse più di 20 anni – il periodo più lungo della sua carriera – nelle vicinanze di Davos e questo, a partire dagli anni Sessanta, ha ispirato l’idea di costruire un museo dedicato alla sua opera straordinaria. Il Kirchner Museum Davos è stato poi costruito nel 1992 su progetto degli architetti zurighesi Annette Gigon e Mike Guyer. L’edificio è considerato una pietra miliare dell’architettura museale. Nel 2012, il Kirchner Museum Davos è valso agli architetti Gigon/Guyer il più prestigioso premio svizzero per l’Architettura, il Daylight Award della Fondazione Velux.
L’edificio e la collezione del museo sono di proprietà della Ernst Ludwig Kirchner Foundation Davos, istituita nel 1982. La Fondazione possiede una vasta collezione di opere di Ernst Ludwig Kirchner dal 1992, grazie a generose donazioni di Rosemarie e Roman Norbert Ketterer e della Fondazione Famiglia Benvenuta, che sono andate ad aggiungersi a quelle di collezioni pubbliche e private. A seguito di altre importanti donazioni pervenute dopo il 1992, il Kirchner Museum Davos ospita oggi una collezione in cui, attraverso importanti opere, sono rappresentati tutti i periodi creativi e le enfasi tematiche di Kirchner. È la più vasta collezione al mondo di lavori dell’artista. La Fondazione è proprietaria anche di importanti opere di espressionisti coevi e studenti di Kirchner. Il museo tiene sempre in esposizione parte delle opere della collezione, che vengono presentate in allestimenti di volta in volta diversi, oltre a organizzare mostre temporanee di altri maestri del modernismo classico e di artisti contemporanei.

Ernst Ludwig Kirchner, Autoritratto, c. 1928, Stampa a contatto da negativo in vetro su carta baritata in gelatina ai sali d’argento, 18 x 13 cm, Kirchner Museum Davos, donazione lascito Ernst Ludwig Kirchner 1992

Ernst Ludwig Kirchner, Autoritratto, c. 1928, Stampa a contatto da negativo in vetro su carta baritata in gelatina ai sali d’argento, 18 x 13 cm, Kirchner Museum Davos, donazione lascito Ernst Ludwig Kirchner 1992

Quali sono state le figure chiave per il Museo?
Una figura di primaria importanza per il Kirchner Museum Davos è stato il mercante d’arte tedesco Roman Norbert Ketterer. Dopo la Seconda guerra mondiale, Ketterer riportò l’espressionismo tedesco – messo al bando fino ad allora dai nazisti in quanto arte «degenerata» – all’attenzione del pubblico e nei musei che i nazisti avevano depredato. A partire dal 1954, Ketterer fu anche esecutore del lascito di Ernst Ludwig Kirchner, oggi amministrato dai suoi figli Ingeborg Henze-Ketterer e Günther Ketterer in collaborazione con Wolfgang Henze. Grazie al fondo fiduciario del lascito, Roman Norbert Ketterer e sua moglie Rosemarie hanno potuto finanziare la costruzione del Kirchner Museum Davos, a cui hanno donato gran parte della sua attuale collezione. La Galleria Henze & Ketterer, l’Archivio Kirchner e il Kirchner Museum Davos sono cresciuti fino a diventare un centro di rilevanza internazionale e molto richiesto per tutto ciò che attiene alla rappresentazione di Ernst Ludwig Kirchner.

Com’è nata la collaborazione tra il Museum Kirchner e la Fondazione Geiger?
Sibylle Geiger ha contattato il Kirchner Museum Davos l’anno scorso proponendo l’idea di esporre a Cecina le opere realizzate da Kirchner nei suoi anni a Davos. Il progetto ci ha subito entusiasmati e abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare con la Fondazione Geiger. Fra l’altro, in Italia, non è mai stata organizzata una personale di Ernst Ludwig Kirchner di questa portata (l’ultima mostra in Italia risale a 15 anni fa, ndr).

Ernst Ludwig Kirchner, Signora seduta (Erna Kirchner), 1926, Olio su tela, 120 x 90 cm, Kirchner Museum Davos, donazione Fondazione Famiglia Benvenuta 1996

Ernst Ludwig Kirchner, Signora seduta (Erna Kirchner), 1926, Olio su tela, 120 x 90 cm, Kirchner Museum Davos, donazione Fondazione Famiglia Benvenuta 1996

Kirchner. The Berlin Years, la mostra monografica più recente sull’artista di origine tedesca, allestita nelle sale della Kunsthaus di Zurigo, la scorsa primavera, si snodava idealmente tra Berlino e l’idilliaca isola di Fehmarn, nel Mar Baltico. Qual è invece l’impostazione della mostra pensata per la Fondazione Geiger?
La mostra è focalizzata unicamente sulla vita alpina di Kirchner. Traumatizzato dalla Prima guerra mondiale e in condizioni gravissime, Ernst Ludwig Kirchner arriva a Davos nel gennaio del 1917 per sottoporsi a cure mediche. Sebbene all’inizio veda la stazione climatica solo come una via di fuga a breve termine, un luogo di salvezza e di guarigione, il paesaggio alpino del Cantone dei Grigioni diventerà, invece, il suo habitat artistico. Le Alpi svizzere prendono il posto della pulsante vita urbana; monumentali panorami di montagna si sostituiscono alla sovrabbondanza di stimoli della vita notturna berlinese.
La mostra propone le immagini ideali della vita dell’uomo nella natura realizzate da Kirchner in stile moderno: paesaggi di montagna, raffigurazioni allegoriche di una vita semplice e scene familiari di ambiente rurale. Ma l’artista introduce nei suoi lavori sul «mondo della vita» alpino anche i temi del nudo artistico e del ritratto. Soprattutto la danza e gli sport invernali gli ispirano nuove rappresentazioni artistiche del movimento. Le opere di Kirchner della maturità realizzate a Davos evidenziano un cambiamento deciso verso un linguaggio formale astratto, simbolico e pacato. Uno dei capolavori presenti in mostra è Davos con chiesa; Davos d’estate del 1925, che in genere non lascia mai il museo di Davos.

Kirchner Museum Davos. Foto: Frank Kleinbach

Kirchner Museum Davos. Foto: Frank Kleinbach

A quali progetti internazionali sta lavorando il Kirchner Museum Davos?
Stiamo lavorando ad un’importante conferenza internazionale su Kirchner che si terrà nel 2018 a Davos, dove inviteremo storici dell’arte da tutto il mondo per parlare dell’attualità di Kirchner e della sua opera. Inoltre, a partire dal 2018, sarà allestita in diversi paesi la mostra Ernst Ludwig Kirchner and His Imaginary Travels (Ernst Ludwig Kirchner e i suoi viaggi immaginari) con oltre 100 prestiti dal Kirchner Museum Davos.

*rispettivamente direttore e registrar del Kirchner Museum Davos

Ernst Ludwig Kirchner a Davos
a cura di Annick Haldemann e Thorsten Sadowsky
organizzazione Fondazione Culturale Hermann Geiger in cooperazione con il Kirchner Museum Davos e l’Archivio dell’opera completa di Ernst Ludwing Kirchner, Wichtrach/Berna
Patrocinio dell’Ambasciata Svizzera in Italia

15 luglio – 15 ottobre 2017

Fondazione Culturale Hermann Geiger
Piazza Guerrazzi 32, Cecina (LI)

Ingresso libero

Orari: dal 15 luglio al 10 settembre 18.00 – 23.00
Dall’11 settembre al 15 ottobre 16.00 – 20.00

Info: +39 0586 635011
info@fondazionegeiger.org
www.fondazionegeiger.org

*da Espoarte #98

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