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PIETRASANTA (LU) | Armanda Gori Arte | 12 luglio – 10 agosto 2014

Marco Lodola« Ma Signora badi ben, che sia fatto di Moplen! »
(Carosello “Quando la moglie non c’è”, prodotto dalla General Film, regia di Mario Fattori ed Edo Cacciari, sceneggiatura di Leo Chiosso, fotografia di Renato Sinistri, 1961)

Come nella celebre pubblicità recitata perfettamente da Gino Bramieri negli anni ’60, la plastica ha invaso le case degli italiani grazie a Giulio Natta, premio Nobel per la chimica nel 1963 assieme al tedesco Karl Ziegler: insieme avevano inventato e perfezionato il polipropilene, una sostanza che cambiava la vita di tutti. La plastica è una cosa seria. Un caso particolare è stato quello di Burri che, già nel 1957, usa la plastica per sostituire la tela; la materia esaltata dal fuoco diventa pittura e magicamente mano e pensiero coincidono come documentano le foto straordinarie di Aurelio Amendola. A questo derivato del petrolio, a questo elemento ormai così comune, che è organico a tutti gli effetti, mentre sembra provenire nell’immaginario collettivo soltanto da ricerche industriali e “artificiali”, va attribuito il merito di aver cambiato la vita comune di gente comune. La plastica ha reso possibili cose mai viste, reso leggeri gli utensili di tutti i giorni, creato tubazioni inattaccabili da agenti esterni, reso economiche le cose più incredibili, anche nelle automobili e nei dettagli dell’aeronautica, insomma ha cambiato la vita della gente. Chi ha vissuto negli anni ’60 da bambino o già da adulto, ha visto cambiare il mondo. Gli artisti hanno cercato di cogliere questi cambiamenti in simultanea con i mutamenti della società. [dal testo introduttivo alla mostra di Valerio Dehò]

All’interno della sua programmazione estiva la galleria Armanda Gori Arte presenta un’ampia rassegna che pone al centro della ricognizione proposta il tema della plastica quale materiale presente e diffuso nelle opere dell’arte di oggi. Questa sostanza, invenzione e simbolo del XX secolo, ha nel tempo cambiato e rivoluzionato la vita di tutti, invadendo massicciamente quasi ogni aspetto della nostra quotidianità. Materiale frutto della ricerca scientifica e tecnologica, amato e odiato, non ha lasciato immune nemmeno il mondo dell’arte che ha contaminato come presenza fino a diventare persino materia concreta d’elezione privilegiata da alcuni artisti, non solo per la sua “contemporaneità”, ma anche per le sue caratteristiche e peculiarità fisiche.

Plastica_italiana_1_resized

La mostra, come sottolinea Valerio Dehò nel suo testo critico, rivela come gli artisti abbiano saputo cogliere i cambiamenti in seno alla società e sottolinea come il rapportarsi alla tecnica artistica, progressivamente, porti alla contaminazione dei suoi materiali d’elezione e accademici. Dalle esperienze di Burri (dalla fine degli anni Cinquanta interviene con questa sostanza in sostituzione della tela) alle moderne icone di Omar Ronda (che sembra creare una ideale formulazione chimico-scientifica per passare dal petrolio all’arte, passando attraverso la vita), la storia dell’arte dell’ultimo secolo ci offre uno spaccato esaustivo su come la plastica abbia avuto un rapporto determinante con l’arte: questa mostra, tra indagini nel pieno delle tensioni delle correnti e delle linee artistiche svolte nel secolo scorso fino ad oggi, propone analisi, paragoni e raffronti con la realtà del nostro tempo, rilevando come gli artisti abbiano saputo calare questa componente diffusa, quasi ovvia, nella potenzialità espressiva delle proprie ricerche. Nel pieno del suo potente linguaggio e della sua poesia, l’arte offre ancora una visione lucida – ma anche ludica – del mondo di oggi.

Plastica Italiana
a cura di Valerio Dehò

12 luglio – 10 agosto 2014
Inaugurazione sabato 12 luglio ore 18,00

Armanda Gori Arte
Via Barsanti 7, Pietrasanta (LU)

Orari: da mercoledì a domenica 16.00-20.00

Info: +39 0584 71846
armandagoriarte@gmail.com
www.armandagoriarte.com

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