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BOLZANO | Galleria Alessandro Casciaro | #figlidarte

Intervista ad ALESSANDRO CASCIARO di Corinna Conci

Immaginiamo un bambino che vive relazionandosi quotidianamente con opere d’arte importanti. Di pomeriggio fa i compiti circondato da quadri e sculture nella Galleria dei genitori. È in amicizia con artisti affermati e li vede all’opera nei loro Atelier. La definizione “figlio d’arte” in questo caso non potrebbe essere più centrata.
«Porto dentro il mio cuore, come un cofanetto che non si può chiudere, tutti i luoghi dove sono stato» sosteneva Fernando Pessoa, che viaggiando aveva vissuto in molti paesi diversi. Ma i luoghi che intendeva nelle sue poesie erano altri, interiori: erano quelli che visitava con le emozioni date dai libri, quelli che intraprendeva dalla sedia scrivendo nella sua stanza.
In questo senso forse anche Alessandro Casciaro ha conosciuto i luoghi dell’arte e li porta con sé, li ha incontrati negli spazi dove ha passato tutta la sua infanzia, in un contenitore familiare. Questi luoghi ora sono il suo background, sono l’alimentazione con la quale sta continuando a sviluppare l’attività della Galleria Goethe che suo padre Ennio ha aperto nel 1964 a Bolzano. Il rapporto costante con questo mondo ha permesso ad Alessandro di accrescere una dimestichezza profonda con la cultura, che poi si è unita all’altra parte fondamentale di conoscenza necessaria per la vita di un’azienda: le dinamiche di gestione e l’attività commerciale, l’etica dei rapporti con i clienti e con gli artisti.

Veduta della mostra "In Abstracto", Alessandro Casciaro Art Gallery, Bolzano

Il percorso iniziato dalla Galleria Goethe sta continuando la sua evoluzione tramite l’apertura di un nuovo spazio a tuo nome, la Galleria Alessandro Casciaro: qual’è il risultato del passato e quale invece l’obbiettivo del futuro?
Penso che la strada che abbiamo alle spalle si possa chiamare esperienza sul campo, possiamo vederla come una forma di ricerca empirica. Sarebbe sbagliato fermarsi dopo un percorso così lungo. Ciò che abbiamo raggiunto non è il traguardo finale: possiamo dire di aver letto una pagina di un libro ed ora ne stiamo iniziando un’altra, la prossima. L’aspirazione è quella di arrivare a livelli sempre più alti, con competenza, intuizione, e anche un po’ di fortuna. L’obbiettivo è di entrare in una dinamica internazionale, per integrarla al lavoro artistico che nasce sul territorio. Rappresentare i propri artisti è da sempre stata una caratteristica della Galleria Goethe, un dovere di tutte le Gallerie situate in città di dimensioni come Bolzano. Di fatto anche gli artisti di queste realtà sono di alto livello e si muovono incontrando situazioni internazionali.

Tra le missioni della Alessandro Casciaro Art Gallery oltre all’incontro e scambio tra territorio e mercato internazionale, c’è il dialogo tra nuove generazioni e artisti storicizzati.
Esiste un’evoluzione anche nell’arte che si fonda su rimandi ed analogie, su spunti presi da artisti precedenti: questo è fisiologico purché nella qualità dell’opera ci sia originalità e si possieda attualità. Nell’arte contemporanea è fondamentale il contenuto del proprio tempo e gli aspetti tecnici che lo riguardano, ma a monte devono esserci delle conoscenze ed uno studio delle generazioni precedenti per far sì che avvenga una buona contestualizzazione. Mi piace collocare il lavoro della Galleria in questa visione ampia e non su un unico indirizzo. Uno degli scopi è quello di capire dove situare i nuovi artisti e dove sono posizionati quelli storicizzati. Nel mondo dell’arte si apre sempre una porta dove c è qualcosa di inedito: in questo modo l’opera si muove su nuovi valori ma non si può dimenticare da dove è arrivata, da dove proviene.

Veduta della mostra "In Abstracto", Alessandro Casciaro Art Gallery, Bolzano

Il programma espositivo della nuova Galleria ha inaugurato con la mostra In Abstracto, curata da Melania Rossi, che vede appunto le opere di artisti di diverse generazioni comunicare tra loro.
Abbiamo scelto la pittura d’astrazione portando una selezione di importanti artisti: Afro, Markus Amm, Alessandro Cannistrà, Thomas Canto, Alberto Di Fabio, Hans Ebensperger, Peter Fellin, Heinz Mack, Matteo Montani, Hermann Nitsch, Robert Pan, Tancredi Parmeggiani, Otto Piene, Max Renkel, Sten Lex, Alessandro Sarra, Giulio Turcato, Antonello Viola, Max Weiler. Saranno comunque fondamentali nelle nostre prossime mostre i dialoghi tra i diversi media espressivi dell’arte contemporanea.
In occasione di questa inaugurazione erano presenti molti giovani artisti, tanti collezionisti, ma il riscontro positivo si è prolungato anche nei giorni seguenti al momento dell’Opening. Possiamo quindi dirci soddisfatti del nostro primo risultato.

Thomas Canto, Senza titolo, 2015 Tecnica mista 80 x 80 cm.

L’apertura della nuova attività è rappresentata in modo tangibile dal cambio di location che si presta maggiormente a un contenuto contemporaneo: come sta reagendo la città a questo spostamento?
Togliendo un punto di riferimento come la Galleria Goethe avevamo preventivato che il pubblico si destabilizzasse, non comprendendo che anche se lo spazio ha chiuso nel mese di gennaio 2015, sta continuando il suo processo di crescita. La reazione della città, invece, è stata migliore di ciò che ci aspettavamo: il flusso si è re-indirizzato verso la nuova location e ora il nostro compito è rendere familiare alle persone la Galleria Alessandro Casciaro.

Alessandro Casciaro Art Gallery
Fondatori: Ennio e Ivana Casciaro
Direttore: Alessandro Casciaro
Assistente: Martina Malatesta

Via Cappuccini 26/a, Bolzano

Mostra in corso
In Abstracto
Fino al 18 aprile 2015

Orari: Lu–Ve, ore 10.00–12.30, 15.00–19.00 Sa, ore 10.00–12.30

Info: +39 0471 975461
info@alessandrocasciaro.com
www.alessandrocasciaro.com

 

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