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BOLOGNA | Luoghi vari | 2-4 febbraio 2018

In concomitanza con Arte Fiera 2018 a Bologna si ripropone il calendario di eventi di ART CITY Bologna, programma istituzionale di iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna che quest’anno raggiunge la sua sesta edizione e che, sotto la nuova direzione artistica affidata a Lorenzo Balbi, ridefinisce i contenuti del proprio format.
La città, in concomitanza con la manifestazione fieristica internazionale, vivrà, infatti, un’articolata proposta di dieci eventi – tra mostre, installazioni e performance – e un progetto speciale con i quali non solo si esplorano le migliori espressioni artistiche e le contaminazioni tra linguaggi del panorama contemporaneo, ma si legano specificatamente alla città essendo tutti concepiti come progetti curatoriali monografici ideati appositamente per il luogo e la sede in cui saranno accolti.

Vadim Zakharov, Tunguska Event, History Marches on a Table 
Photo Daniel Zakharov

Vadim Zakharov, Tunguska Event, History Marches on a Table 
Photo Daniel Zakharov

Evento di punta, prodotto per la prima volta da ART CITY Bologna come progetto speciale, è Tunguska Event, History Marches on a Table, performance esilarante e sovversiva che l’artista russo Vadim Zakharov ha ideato per il centenario della Rivoluzione russa. Presentata di recente alla prestigiosa Whitechapel Gallery di Londra, negli spazi dell’ex GAM i visitatori saranno immersi in un’interessante drammatizzazione ironica del tempo e della storia proposti da attori e ballerini che agiranno sull’insolito palcoscenico di un tavolo lungo svariati metri. In anteprima assoluta per l’Italia, la performance verrà riproposta con tre repliche da venerdì 2 a domenica 4 febbraio.
Nelle immediate vicinanze di Arte Fiera il Padiglione de l’Esprit Nouveau, recentemente riaperto al pubblico dopo un restauro conservativo sostenuto da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, si incontra il progetto espositivo Ungrammatical, curato da Lorenzo Balbi, che ha per protagonista l’artista serba Katarina Zdjelar: di lei, qui, si ripercorre la produzione degli ultimi anni mettendo in dialogo diretto le opere con lo spazio architettonico a sottolineare i limiti e le potenzialità di un linguaggio universale e, al contempo, ambiguo e singolare. In posizione più centrale nella Cappella di Santa Maria dei Carcerati in Palazzo Re Enzo, arricchita dal wall drawing permanente di David Tremlett, viene esposta la video-installazione La malattia del ferro di Yuri Ancarani: curata da Eva Brioschi e realizzata durante le riprese di Piattaforma Luna, film ambientato all’interno di una piattaforma petrolifera, in una struttura in ferro totemica tre monitor HD propongono un collage di immagini che documentano la vita di questo non luogo

Katarina Dzjelar
Into, The Interior, 2015, veduta della mostra presso SpazioA, Pistoia Courtesy l’artista e SpazioA, Pistoia

Katarina Dzjelar
Into, The Interior, 2015, veduta della mostra presso SpazioA, Pistoia Courtesy l’artista e SpazioA, Pistoia

Sonografia è la proposta di Jacopo Mazzonelli, a cura di Chiara Ianeselli, per il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica in cui l’artista propone un intervento concentrato sul segno musicale inteso come alfabeto sonoro, in dialogo tra proposta temporanea e elementi presunti nelle sale espositive permanenti. La sera di sabato 3 febbraio (ore 21.00) il compositore Matteo Franceschini eseguirà la performance ABCDEFG [A Tuned Sculpture] per due esecutori e live electronics. Curata da Simone Menegoi, nel Salone Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi, si trova, invece, il progetto di Erin Shirreff, composto da due parti con un video a dimensioni cinematografica, e una serie di sculture.
Come da tradizione è via Zamboni a diventare polo catalizzatore di iniziative, in questa zona troviamo, infatti, The Grandfather Platform opera site specific concepito da Luca Pozzi, curata da Maura Pozzati e promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit nell’ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani, per la Sala dei Carracci di Palazzo Magnani. Gli elementi architettonici di questa zona di Bologna diventano, poi, originale dispositivo di visione per l’intervento di arte pubblica STREET/FRAMES ideato e curato da Home Movies + Giuseppe De Mattia: questa installazione, concepita per una fruizione differente, in differita ed espansa, si compone di sequenze di pellicole amatoriali 8mm e 16mm, selezionate tra le migliaia girate a Bologna e conservate all’Archivio di Home Movies, con cui si restituisce una percezione altra di Bologna e del suo vissuto. La Fondazione Collegio Artistico Venturoli accoglie la performance Animal Companion and Telepathic Elegance con cui l’artista e coreografa Hana Lee Erdman spinge i partecipanti a espandere il proprio repertorio relazionale. Curata da Chiara Vecchiarelli con Galerie (Simon Asencio e Adriano Wilfert Jensen) e co-prodotta da ART CITY Bologna e Arte Fiera, questa performance rientra nel ciclo The Intensive Curses, una serie di performance in forma di workshop ideate per il programma di Arte Fiera Polis / Special Projects: Performing the Gallery.

Roberto Pugliese
, Equilibrium variant Courtesy Galerie Mario Mazzoli 
Photo Marco Gargiulo

Roberto Pugliese
, Equilibrium variant Courtesy Galerie Mario Mazzoli 
Photo Marco Gargiulo

Alla Velostazione Dynamo – Bologna il format B-wall porta annualmente a realizzare un’opera murale per la sala all’ingresso della struttura e, quest’anno, la sua scelta è ricaduta sul graffiti writing “minimalista” di CT (Matteo Ceretto Castigliano). Roberto Pugliese interviene nel seicentesco Teatro Anatomico dell’Archiginnasio con Transanatomy, un progetto espositivo che, curato da Felice Moramarco, s’incentra sui processi di ibridazione tra uomo e macchina proponendo la scultura sonora Equilibrium Variant animata da due bracci meccanici. Infine, con un’incursione museografica intitolata Lo Slancio, Alessandra Messali interviene nel Museo della Specola: la sua opera, curata da Giulia Morucchio e Irene Rossini, si ispira alle molteplici possibilità di lettura di un contesto museografico attivando una riflessione sulla figura dell’astrofilo.
Con mezzi diversi, ART CITY Bologna conferma la propria identità progettuale focalizzata alla sensibilizzazione e all’avvicinamento di un pubblico eterogeneo ai linguaggi artistici del contemporaneo, per questo ha previsto una brochure esplicativa, bilingue italiano e inglese, con tutto il programma di eventi; un piano i mediazione culturale a cura di operatori didattici adibiti a servizi di prima accoglienza e informazione ai visitatori; un’accessibilità agevolata con orari di apertura estesi nelle sedi coinvolte e l’ingresso gratuito o ridotto ai possessori di qualsiasi biglietto Arte Fiera (nel weekend dal 2 al 4 febbraio, il biglietto di Arte Fiera consente l’ingresso gratuito in tutte le sedi dell’Istituzione Bologna Musei); riduzioni per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna per l’ingresso ad Arte Fiera e agevolazioni in tutti i luoghi del circuito ART CITY Bologna; uno speciale itinerario Walk on Art a cura del Dipartimento educativo MAMbo per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni che saranno guidati alla scoperta di alcune tra le installazioni artistiche più curiose e coinvolgenti.
Infine, per l’ART CITY White Night, sabato 3 febbraio si riconferma l’apertura straordinaria (fino alle ore 24) di numerose sedi del circuito ART CITY Bologna, con gallerie, spazi espositivi indipendenti, palazzi storici e negozi con un’offerta di un denso e ricco calendario di iniziative speciali.

ART CITY Bologna
direzione artistica affidata a Lorenzo Balbi
promosso da Comune di Bologna
in collaborazione con BolognaFiere
con il coordinamento dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei

2-4 febbraio 2018

Luoghi vari

Bologna

Info e programma completo:
www.artcity.bologna.it
www.artefiera.it

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