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VENEZIA | Padiglione Irlanda | 9 maggio – 22 novembre 2015

di KEVIN McMANUS 

Il confronto tra il Padiglione della Gran Bretagna e quello, più giovane e meno celebrato, dell’Irlanda, è stato un costante motivo di interesse nelle ultime edizioni della Biennale. Quest’anno, le istituzioni culturali irlandesi hanno optato per Sean Lynch (1978), un artista giovane e dal curriculum già solido, benché non ancora sufficientemente noto da questa parte della Manica. Se da un certo punto di vista la scelta è avvicinabile a quella compiuta dai britannici con Sarah Lucas, in quanto entrambi i padiglioni mettono a tema, in primis, l’identità nazionale specifica con i suoi stereotipi e i suoi manierismi culturali, i rispettivi modus operandi dei due artisti non potrebbero essere più diversi. Se infatti la Lucas punta sulla sintesi immediata, decostruendo l’identificazione culturale con certi temi visivi attraverso un icastico ed ironico rovesciamento, Lynch propone un approccio analitico, che mira piuttosto a valorizzare miti e immagini tipiche della cultura irlandese attraverso una demistificazione e una ricostruzione accurata delle loro origini storiche.

Sean Lynch, Adventure: Capital (2014-15), projected colour image Courtesy of the Artist and Kevin Kavanagh Gallery, Dublin

Lynch è insomma uno dei tanti esponenti di una particolare tendenza artistica della sua generazione, quella dell’artista “studioso” che lavora su un tema ai limiti dell’ossessione, costruendone un vero e proprio archivio. In Lynch, differenziazione critica delle fonti e accumulo di materiali convivono attraverso l’accostamento di mezzi diversi, ma anche di chiavi di lettura tra loro contrastanti. Il progetto per la Biennale, intitolato significativamente Adventure: Capital, isola fatti, oggetti e fenomeni rappresentativi della cultura irlandese: da un lato la sua lente d’ingrandimento punta a rivelare le motivazioni sociologiche ed economiche dietro ad alcuni caratteri tipici dello stile di vita e della tradizione narrativa del suo Paese, dall’altro la scelta stessa dei soggetti messi sul tavolo rivela l’intento di ricostruire l’immagine nota dell’Irlanda attraverso immagini e racconti in qualche modo sfuggiti alla memoria collettiva, ma al tempo stesso capaci di rivelarne le dinamiche. Si parlerà dunque dell’ispirazione classica di alcune semi-divinità locali, dell’arte pubblica negli aeroporti irlandesi, ma anche di temi apparentemente meno poetici, come la gestione della viabilità.

56. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia

Adventure: Capital. Sean Lynch
commissario Mike Fitzpatrick
curatore Woodrow Kernohan

9 maggio – 22 novembre 2015

Padiglione Irlanda
Padiglione all’Arsenale – Artiglierie, Venezia

Info: www.labiennale.org
www.irelandvenice.ie
adventure-capital.ie

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