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FIRENZE | Reali Poste, Galleria degli Uffizi | 29 ottobre – 30 novembre 2013
MILANO | WHITELABS | 25 ottobre – 7 dicembre 2013

Intervista ad ALESSANDRO LUPI di Niccolò Bonechi

Il mese di ottobre ha portato ad Alessandro Lupi numerosi ed importanti impegni. Dalla collettiva Turn on the Bright Light da poco conclusa a Genova negli spazi della galleria genovese Guidi&Schoen, alla personale Antiego da WhiteLabs di Milano, passando per il Premio Cairo e la partecipazione al progetto Laboratorio Novecento al Museo degli Uffizi… Facciamo il punto con l’artista genovese da anni residente a Berlino…

Con quale spirito hai affrontato queste nuove avventure?
Ne vengo da un anno pieno di progetti e mostre all’estero, mi fa piacere tornare in Italia e concentrare tutta la mia ricerca degli ultimi anni in queste esposizioni. Da diversi anni ho base a Berlino dove ho sviluppato molte idee, sperimentando, inventando nuove tecniche, diverse tipologie di opere ed installazioni e sviluppando anche un’evoluzione poetica, filosofica e scientifica.

Alessandro Lupi, Ombre albero, 2013, Courtesy Whitelabs

A Milano da Whitelabs fino al 7 dicembre sarà possibile vedere una selezione tra i migliori lavori realizzati negli ultimi anni compresi i recentissimi…
Una cosa che ho riscontrato in Italia è un aumento di sinergie, la comunicazione tra le persone, che mai come ora è necessaria in questo periodo di crisi.

Per Laboratorio Novecento alle Reali Poste degli Uffizi, al quale partecipi di fianco ad artisti internazionali (tra gli altri Jan Fabre, Jeff Koons, Urs Lüthi e Michelangelo Pistoletto), hai presentato un’installazione nella sala d’ingresso. Come hai pensato di interagire con questo spazio in relazione alla dimensione didattica del progetto?
Dopo un sopralluogo ho cominciato a lavorare cercando di respirare lo spazio e relazionandomi con la dimensione formativa del progetto. Ho scelto di presentare la mia serie dei bauli Densità fluorescenti che perfettamente si integravano mischiando contemporaneità e antico creando un legame tra l’identificazione dei bambini che partecipano al laboratorio e la dimensione di memoria che i bauli suggeriscono.
In fondo al corridoio inoltre ho presentato un lavoro interattivo intitolato Ombre, un paravento di opalina su cui un fascio di luce genera ombre virtuali e ombre reali delle persone che passano e interagiscono. Anche in questo caso gli spettatori si relazionano con una virtualità, generata solo da luce ed ombra, con il quale possono entrare a far parte dell’opera.
Trovo molto interessante la dimensione didattica di questo progetto perché permette alle nuove generazioni di essere stimolate e libere di respirare la contemporaneità, strumento fondamentale per poi comprendere meglio l’arte del passato.

Alessandro Lupi, UFFIZI laboratorio novecento 2013

La tua ricerca s’incentra in particolar modo sulla figura umana, attentamente analizzata e sempre ri-contestualizzata. Nell’opera Antiego Mirror, emblema della personale da WhiteLabs, utilizzi la tecnologia per annullare la percezione del proprio volto riflesso nello specchio. Cosa ti ha portato a riflettere sul concetto di identità a partire da questa “privazione”?
Con le Densità fluorescenti ho sempre lavorato sul corpo come presenza tridimensionale di luce, fitta ma vuota, interconnessa con lo spazio ed aperta all’interpretazione soggettiva dello spettatore che guarda. Proprio partendo da questo concetto di fusione con lo spazio e basandomi sulla teoria “non esiste nessun corpo isolabile” negli ultimi anni ho capito che l’ego è una costruzione indotta ed è l’origine di ogni conflitto interno ed esterno. Non dico che bisogna eliminarlo del tutto ma nel momento in cui lo si mette un po’ da parte si incomincia ad avere un’apertura più grande verso il mondo e verso gli altri. Per questo lo specchio antiego diventa un gioco di liberazione dall’ego, quando due persone si specchiano contemporaneamente entrambi riescono a vedere l’altro ma nessuno riesce a vedere se stesso. Inoltre quello che si vede al posto del proprio viso sono disegni di luce nel quale l’immaginazione a sua volta crea diverse immagini, un altro se stesso, una identità astratta che fa comprendere quanto sia complicata la percezione della realtà e quanto sia basata su percorsi mnemonici e ripetitivi.

Alessandro Lupi, Berliner Fenster, 2013, Turn on the Bright Light. Courtsy Guidi&Schoen Arte Contemporanea

Quali progetti imminenti hai in agenda?
Torno giusto questa settimana a Berlino, e mi preparo per fare due grandi installazioni e un workshop con degli studenti a Obidos in Portogallo in occasione di un evento internazionale incentrato sulla luce. Dopodiché mi dedicherò a realizzare dei nuovi lavori che presenterò ad Artefiera a Bologna con la galleria Guidi&Schoen.

Mostre in corso:

Laboratorio Novecento

29 ottobre – 30 novembre 2013

Reali Poste, Galleria degli Uffizi
Piazzale degli Uffizi, Firenze

Info: +39 055 2388651
www.polomuseale.firenze.it

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Alessandro Lupi. Antiego
A cura di Nicola Davide Angerame

25 ottobre – 7 dicembre 2013

WHITELABS
Via Gerolamo Tiraboschi 2, Milano

Orari: da martedi a venerdì 15.00/19.00
sabato su appuntamento

Info: +39 348 90 31 514
info@whitelabs.it
www.whitelabs.it

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