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CITTÁ DI CASTELLO | EX SECCATOI DEL TABACCO | 24 settembre 2016 – 6 gennaio 2017

di ELENA SABATTINI

Un cubo nero e imponente si staglia tra le colline di Città di Castello, Perugia. Forse la sua opera più importante. Siamo agli Ex Seccatoi del Tabacco che con i loro 7.500 mq di superficie e 15 metri di altezza accolgono i grandi cicli pittorici di Alberto Burri e fino al 6 gennaio 2017: la mostra Burri. Lo spazio di materia / Tra Europa e USA. Uno spazio, quello degli Ex Seccatoi, voluto dall’artista stesso e aggiustato sapientemente sulle sue opere come lui aveva voluto. A casa sua.

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Burri, Capogrossi, Fontana. “Burri. Lo spazio di materia / tra Europa e USA”

128 opere di Burri accolgono il pubblico che si catapulta in uno spazio altro e lontano dalle visioni comuni. Un viaggio tra i suoi capolavori che si sviscera al piano -1 dove la mostra Burri. Lo spazio di materia / tra Europa e USA ha sede. Dopo il successo della mostra di ottobre 2015 al Guggenheim di New York e la successiva tappa a Düsseldorf, le Celebrazioni del Centenario della nascita del grande artista continuano e si concludono con l’appuntamento espositivo a Città di Castello, suo luogo natale. A curare la mostra Bruno Corà, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri che, costituita nel 1978 per volontà dello stesso artista, continua a dedicarsi agli spazi scelti e recuperati per fini espositivi dal Maestro.

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Klein e Cesar. “Burri. Lo spazio di materia / tra Europa e USA”

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Christo, Arman. “Burri. Lo spazio di materia / tra Europa e USA”

In mostra fino a inizio gennaio non solo il dottor Burri, anzi. Con lui i rappresentanti delle più significative tendenze dell’arte contemporanea dal secondo dopoguerra che possono essere avvicinati all’arte di Burri. Le centinaia di dipinti, sculture e installazioni qui riunite toccano le tendenze New Dada, di Nouveau Réalisme, Postminimalist fino all’Arte Povera e la Land Art. Infatti è la presenza dell’artista prima nella Parigi del ’48-’49 con Mirò e Dubuffet, poi negli Stati Uniti di Pollock e De Kooning che tocca l’opera di questi artisti presenti in mostra con le loro creature in cui è l’impiego esclusivo della materia e la spazialità inedita a fare grande il loro operato. Con i suoi “Ferri” e le sue “Plastiche” assume un ruolo esemplare per artisti come Klein, Manzoni, Kounellis, Pistoletto fino alle ricerche spazialiste e materiche di Serra e Beuys. Per arrivare al tanto acclamato Christo che dovrebbe un grande ringraziamento al nostro artista umbro. In conclusione la mostra propone al suo visitatore, ormai pieno di arte alla quale vale la pena avvicinarsi, una ricca sezione documentaria di apparati biografici e di carattere culturale come riviste, fotografie e manoscritti per fare luce su quegli anni. E poi c’è lui, il padrone di casa e Maestro. Che da solo potrebbe riempire altre mille mostre.

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Alberto Burri, Rosso Plastica M3, 1961, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri

BURRI. Lo spazio di materia / tra Europa e USA
a cura di Bruno Corà

24 settembre 2016 – 6 gennaio 2017

Ex Seccatoi del Tabacco
Città di Castello (PG)

Info: Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri
Via Albizzini 1, Città di Castello (PG)
+39 075 8554649
museo@fondazioneburri.org
www.fondazioneburri.org

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