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VENEZIA | Palazzo Ducale | Dal 10 gennaio 2014

La mostra, che è stata allestita nei rinnovati spazi dell’Appartamento del Doge in Palazzo Ducale, vuole riproporre un racconto sull’evoluzione storica e sul significato politico-istituzionale della figura del doge. Suprema carica della Repubblica di Venezia, il doge fu simbolo indiscutibile del potere civile e rappresentativo di Venezia per oltre un millennio. Posizione ambita e contesa dalla nobiltà veneziana, questa, incarnando l’autorità ultima della Repubblica, sanciva una posizione di dignità ineguagliabile.

Ambito veneto, Il doge Michele Steno (1400-13) e i provveditori alla sanità dinnanzi alla Vergine in trono, prima metà del XV secolo, marmo, 134.5x140x25 cm, Museo Correr

Essendo il vertice rappresentativo del potere veneziano, l’immagine del Serenissimo ricorreva e ritornava come suggello in numerosi dipinti, sculture, codici miniati, monete, medaglie oltre alle insegne tradizionali del potere e, proprio attraverso questa ricca testimonianza di beni artistici e documentari, questa ricca esposizione illustra al pubblico l’emblema della figura dogale e il suo significato e ruolo nella storia millenaria della città lagunare.
Le opere provengono dalle prestigiose raccolte del Museo Correr, dalla sua Biblioteca e dai suoi Gabinetti di disegni, stampe e numismatica e percorrono la memoria delle vicende dei dogi che, istituiti al finire del VII secolo, chiudono il loro primato solo nel 1797 con il crollo della stessa Serenissima.
Gentile Bellini, Ritratto del doge Giovanni Mocenigo, (1478-85), 1479 circa, tempera su tavola, 62x45 cm, Museo Correr, VeneziaQuesto suggestivo percorso inizia con le tre più importanti raffigurazioni pittoriche del Leone di San Marco del 1415 di Jacobello del Fiore, di Donato Veneziano del 1459 e di Vittore Carpaccio del 1516, premesse agli splendidi ritratti dei dogi Francesco Foscari, Alvise Mocenigo e Leonardo Loredan rispettivamente di Lazzaro Bastiani, Giovanni Bellini e ancora Carpaccio. In questi dipinti ben si comprende come l’immagine del principe – il doge – si elevi ad autentica icona temporale della Serenissima. La serie dei dogi si conclude poi con Sebastiano Venier, ritratto da Andrea Vicentino, a sigillo di quegli uomini che hanno fatto grande Venezia e l’hanno resa una delle indiscusse  grandi potenzedella storia.
In mostra viene riservato uno spazio peculiare e particolare – molto ampio – anche alla figura delle dogaresse, soprattutto a Morosina Morosini Grimani (1595-1605), di cui sono esposti un ritratto attribuito a Palma il Giovane e un’opera che ne celebra l’incoronazione, e a Elisabetta Querini Valier (1694-1700), quarta ed ultima sposa di un Serenissimo che ricevette ufficialmente la pubblica investitura.
Una mostra questa che, con manufatti di assoluta eccellenza, riporta l’attenzione sul passato glorioso di Venezia, espressione di una potenza indubbia riportata alla ribalta del pubblico attraverso la testimonianza della sua figura più alta e rappresentativa.

Dogi e dogaresse al tempo della Serenissima
a cura di Camillo Tonini 

Dal 10 gennaio 2014 

Appartamento del Doge, Palazzo Ducale
San Marco 1 (ingresso per il pubblico da
Porta del Frumento, Piazzetta San Marco), Venezia 

Orari: dal 1 novembre al 31 marzo
8.30-17.30; dal 1 aprile al 31 ottobre
8.30-19.00
Ingresso: biglietto unico valido per Palazzo Ducale e per il percorso integrato del Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana valido per 3 mesi e consente una sola entrata a Palazzo Ducale e al percorso integrato. Intero Euro 16,00; ridotto Euro 10,00 Euro; scuole Euro 5,50 (offerta valida nel periodo 1 settembre – 15 marzo)

Info: +39 041 2715911
info@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it

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