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BOLOGNA | Accademia di Belle Arti, Urban Center Bologna, Spazio InContext | 19 febbraio – 15 marzo 2015

Sono già aperte – inaugura domani l’Urban Center, ultimo dei tre spazi ospiti – le sedi della prima edizione del Premio Daolio che, a Bologna, in tre mostre porta a riflettere sulla città emiliana attraverso gli interventi e i progetti di sei giovani artisti.
Con Plutôt la vie… plutôt la ville1, dopo la diffusione del bando e la seguente selezione, si arriva, quindi, alla fase del confronto con il pubblico e la proposta aperta delle idee dei giovane talenti scelti dalla commissione giudicatrice.
Il Premio è istituito dalla famiglia e dall’Accademia di Belle Arti di Bologna per ricordare la figura di Roberto Daolio (comparso nel 2013) e la sua attività di curatore e critico apprezzato anche sulla scena internazionale, e il lavoro di stimato e appassionato docente all’accademia bolognese. Daolio fu, infatti, attento osservatore e scopritori di quei segni di novità che oggi vivono nel lavoro di tanti artisti. Per queste ragioni sono ammessi gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna che sono coinvolti in un progetto di Public Art, contesto cui Daolio ha dedicato grande impegno.
Keita Nakasone, InContext, spazio di via LibiaIl primo premio è stato assegnato al progetto InContext, di Keita Nakasone: 

“Per l’attenta indagine antropologico-urbanistico-sociale che ha portato a individuare alcune aree dismesse della città, e a concentrarsi su una di esse, via Libia, e sul vissuto a essa circostante. Il progetto si distingue per la volontà di attivare un’estesa partecipazione pubblica e per la capacità di sviluppare relazioni tra gli abitanti, ponendosi come spazio propulsivo di una rete di connessioni.”

Negli spazi dismessi di via Libia, nel quartiere San Vitale, troviamo, quindi, la sede temporanea del progetto vincitore, pensato da Nakasone proprio in funzione del ri-uso di questo luogo abbandonato che, con interventi artistici contestuali realizzati attraverso il contributo e il confronto con gli abitanti del quartiere, viene a loro provvisoriamente restituito. È interessante vedere come, per realizzarlo e trasformarlo in una piattaforma culturale collaborativa, il giovane artista abbia dialogato con le stesse istituzioni cittadine del Quartiere San Vitale.
Il secondo premio è stato vinto dal progetto intitolato Alauda di Natália Trejbalová, opera che, in modo concettuale e poetico, ricorrendo al suono, unisce temi legati alla sostenibilità ambientale con la memoria storica della città.

Riccardo Vanni, Denkmal, progetto di intervento

Il primo premio in denaro è stato offerto dalla famiglia Daolio, mentre il secondo – una residenza di due settimane presso il Centro SÍM di Reykiavik in Islanda – è stato concesso da /little constellation/ (con cui Roberto Daolio ha collaborato negli ultimi anni) un network internazionale della Repubblica di San Marino nato per promuovere e sostenere l’arte contemporanea, con la creazione e la diffusione di progetti di ricerche artistiche nei piccoli Stati d’Europa.
La Commissione, che ha valutato i diciannove progetti pervenuti riguardanti interventi in alcune aree di Bologna tra centro storico e prima periferia, guardando all’approccio contestuale, correlativo rispetto i luoghi e gli abitanti, ha selezionato anche Cartigli d’artista di Barbara Cardella, Immagini in meno di Irene Fenara e Daniele Pulze, Industria della coscienza di Giulia Martini e Denkmal di Riccardo Vanni.
La prima edizione del Premio con i progetti vincitori e quelli selezionati viene documentata da un catalogo di Fausto Lupetti Editore.

1Plutôt la vie… plutôt la ville è il titolo di una mostra curata nel 2000 alla Neon a Bologna da Roberto Daolio e Mili Romano e frutto di una intensa, felice esperienza parigina nel corso di un workshop internazionale allàUniversité Paris 8, con i giovani artisti dell’Accademia Alessandra Andrini, Paolo Bertocchi, Vanessa Chimera, Elisa Laraia, Sandrine Nicoletta e Sissi.

Plutôt la vie… Plutôt la ville. Premio Roberto Daolio – I edizione
a cura di Maria Rita Bentini, Gino Gianuizzi e Mili Romano
enti promotiori Accademia di Belle Arti di Bologna e /little constellation/
in collaborazione con Quartiere San Vitale, Urban Center Bologna
in commissione Stefano Daolio, dagli artisti Rita Canarezza e Pier Paolo Coro (/little constellation/, Repubblica di San Marino), Alessandra Andrini, Eva Marisaldi, dai docenti dell’Accademia Mili Romano, Maria Rita Bentini, Carlo Branzaglia, Gino Gianuizzi e da Roberto Pinto dell’Università di Bologna
video tributo a Roberto Daolio realizzato da Maurizio Finotto con alcuni studenti dellAccademia di Belle Arti

19 febbraio – 15 marzo 2015
Inaugurazione Urban Center Bologna 24 febbraio ore 17.00 

Accademia di Belle Arti
via Belle Arti 54, Bologna 

Spazio InContext
Via Libia 72 D/E/F, Bologna 

Urban Center Bologna
Piazza Nettuno 3, Bologna 

Orari: Accademia di Belle Arti 10.00-17.00, sabato fino alle ore 13.00, domenica chiuso; Urban Center Bologna 10.00-20.00, lunedì chiuso, Spazio InContext 17.00-20.00 mercoledì, venerdì e domenica e su appuntamento +39 328 9514987 o incontext72@gmail.com

Info: www.littleconstellation.org
www.listentothesirens.org

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