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BERGAMO | Accademia Carrara | 3 dicembre 2016 – 26 febbraio 2017

di MATTEO GALBIATI

La mostra Un Lotto riscoperto ha un valore aggiunto nello sconfinare, legandosi ed essendone sua parte fondamentale, al progetto Lorenzo Lotto. Attraverso Bergamo, con cui si riporta attenzione su peculiari itinerari bergamaschi alla scoperta delle testimonianze lasciate da Lorenzo Lotto (1440-1557) nelle collezioni cittadine.

Lorenzo Lotto, Due apostoli, 1510-12 circa, inchiostro su carta, 19x23 cm, Pinacoteca di Brera, Milano

Lorenzo Lotto, Due apostoli, 1510-12 circa, inchiostro su carta, 19×23 cm, Pinacoteca di Brera, Milano

Se da una parte la mostra istituzionale all’Accademia Carrara mette al centro una stupenda tarsia lignea che studi recenti attribuiscono all’ingegno del Lotto, l’intreccio di altre sedi, che conservano capolavori e tesori del maestro distribuiti in luoghi diversi della città (alcuni noti altri meno frequentati per il difficile accesso), sottolinea, invece, l’attività importante del maestro rinascimentale nel capoluogo lombardo.
Gli ultimi anni che Lotto trascorre a Bergamo vedono incrementata la produzione di opere, destinate a lasciare una testimonianza fondamentale per l’affermazione del suo linguaggio e la definizione di una nuova scuola pittorica che si radica su questo territorio, aggiornandosi sulle novità da lui introdotte col suo codice espressivo.
Nelle sale della Carrara la scelta espositiva si è indirizzata e concentrata su un allestimento particolare: non deve pensare, infatti, lo spettatore di assecondare alla canonica visita di una sezione appositamente dedicata ed allestita ad hoc, ma, al contrario, le opere di Lotto, presenti nelle sue sale accolgono i prestiti illustri (dal presunto Autoritratto della madrilena Collezione Thyssen Bornemisza all’eccezionale Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria e santi proveniente dalle Gallerie nazionali d’arte antica di Palazzo Barberini a Roma) innestandosi direttamente nel tessuto della collezione bergamasca, e non come “evento” a sé stante. Questa felice non separazione della mostra temporanea dalla collezione permanente, lascia esaltare l’esito di un progetto di ricerca e di studio che favorisce il dialogo e il confronto, non solo tra le opere di Lotto (in mostra e nelle collezioni), ma anche i rapporti con quelle di altri grandi maestri a lui contemporanei, come Tiziano o Previtali, presenti alla Carrara.

Gianfrancesco Capoferri (da disegno di Lorenzo Lotto), La Creazione, 1523, tarsia lignea, Luogo Pio Colleoni, Bergamo

Gianfrancesco Capoferri (da disegno di Lorenzo Lotto), La Creazione, 1523, tarsia lignea, Luogo Pio Colleoni, Bergamo

Epicentro attorno a cui è stata costruita questa mostra è la straordinaria tarsia lignea con soggetto la Creazione che, ritenuta un tempo una copia, gli studi più recenti ri-assegnano al Lotto come sublime saggio di prova delle sue capacità in vista dell’importante commissione per il celeberrimo coro della Basilica di Santa Maria Maggiore. Ecco allora che il raffinatissimo gioco di forme e di iconografie che contiene questa tavola, si configura come l’idea, vera e propria dichiarazione di intenti, di Lotto da sottoporre agli occhi dei Consiglieri del Consorzio della Misericordia Maggiore per i quali, nella chiesa principale di Bergamo avrebbe, poi realizzato quel tesoro immenso costituito dal coro.
Era passaggio inevitabile allora, dato questo rimando diretto extra moenia, portare lo sguardo del visitatore dagli ambienti della Carrara a ri-cercare i tesori lotteschi lasciati a Bergamo in quel suo ultimo decisivo soggiorno nei primi anni Venti del Cinquecento. Il Lorenzo Lotto tour, organizzato dalla Fondazione Bernareggi, ripercorre proprio quei luoghi cittadini, spesso non facilmente accessibili (questo sottolinea l’imperdibilità di questa occasione), dove ritroviamo tutto lo straordinario genio inventivo del maestro dai suoi colori folgoranti alle composizioni articolate, dai sofisticati giochi luministici alle espressività intense degli sguardi, dai sottili giochi simbolici e iconografici alle sensibilità umanissime dei personaggi.

Lorenzo Lotto, Assunzione di Maria, 1527, olio su tela, 238x193 cm, Chiesa di Santa Maria Assunta, Celana

Lorenzo Lotto, Assunzione di Maria, 1527, olio su tela, 238×193 cm, Chiesa di Santa Maria Assunta, Celana

Questo grande progetto – reso possibile grazie anche alla viva collaborazione e compartecipazione di differenti istituzioni – aiuta a ridare voce e sentimento alla passione e all’emozione per il lavoro di un maestro come Lotto, il cui universo narrativo ne ha resa sublime e senza tempo l’arte. Una mostra davvero imperdibile, soprattutto per chi ancora non ha ammirato il recente riallestimento della “nuova” Carrara, scrigno di tesori provenienti da un illuminato collezionismo e mecenatismo privato di un’altra epoca, oggi purtroppo scomparso o diversamente impegnato.

Un Lotto riscoperto
a cura di Emanuela Daffra e Paolo Plebani
un progetto di Fondazione Accademia Carrara
con la collaborazione di Comune di Bergamo, Diocesi di Bergamo e Luogo Pio Colleoni
catalogo edito da Officina Libraria con il sostegno dell’Associazione Amici dell’Accademia Carrara con testi di Matteo Ceriana, Emanuela Daffra, Michele Di Monte, Andrea Franci, Stefano L’Occaso, Paolo Plebani, Gianluca Poldi, Giovanni Valagussa
gli altri luoghi del progetto Lorenzo Lotto. Attraverso Bergamo sono il Museo Adriano Bernareggi, la Chiesa di San Bartolomeo, la Chiesa di Santo Spirito, la Chiesa di San Bernardino e la Basilica di Santa Maria Maggiore 

3 dicembre 2016 – 26 febbraio 2017

Accademia Carrara
piazza Giacomo Carrara, Bergamo 

Orari: tutti i giorni 9.30-17.30 (ultimo ingresso ore 17.00); chiuso il martedì
Ingresso intero €12.00; ridotto €10.00; gratuito under 18 anni e ridotto 18-25 anni 

Info: +39 035 270272
www.lacarrara.it

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