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Mark Harris

MILANO | UNO+UNO | 17 novembre – 23 dicembre 2011

Gli elaborati segnici di Mark Harris (1971, Gran Bretagna) si manifestano, in potenza, già quando l’artista consulta un catalogo, un libro, una cartella di incisioni.

Mark Harris non indica un luogo o un tempo determinato. I titoli stessi forniscono indicazioni generiche. Solo vaghe parole descrittive come paesaggio marino del nord, deposito orientale, arcata meridionale o zona boscosa occidentale. È invece possibile risalire con estrema precisione ai riferimenti iconografici che lo guidano nella sua ricerca estetica: Superstudio, Vorticismo, Futurismo, László Moholy-Nagy, Paul Nash, Samuel Palmer, Caspar Friedrich e Hokusai.
In passato Mark Harris ha prodotto opere pittoriche oppure disegni su fotografie originali di rovine scattate in tutta Europa subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
La maggior parte dei materiali con cui oggi lavora hanno 50, 60, 70 anni portano i segni del tempo: angoli usurati, sgualciture, grasso dalle dita, colla e segni di polvere. Inizialmente, tre anni fa, quando ha iniziato questa serie di lavori, Mark Harris era alla ricerca di immagini inusuali sulle quali lavorare, successivamente ha iniziato a prendere in considerazione anche la carta semplice e le copertine dei libri. Mark Harris, rivisitando materiali di scarto, ha scoperto nuovi supporti su cui lavorare.

Mark Harris. Applicazioni strutturali
a cura di Marco Tagliaferro
UNO+UNO

Via Ausonio, 18 – Milano
Info: +39 02 8375436
info@galleriaunopiuuno.com
www.galleriaunopiuuno.com

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